19 agosto 2016

Oh Ke Kulo & Beatiful Country

Questo post lo possiamo far risalire al 1971, è roba da preistoria, ma molto significativa nella mia storia.
Nell'estate di quell'anno, mio padre mi spedì in Inghilterra, in un sobborgo di Londra di nome Dulwich, un paesino al confine con Forest Hill e Crystal Palace. Paesino ridente, ma c'era un bel pub, ove io non potevo entrare, avendo solo 17 anni, qualche negozio e nulla più.
Dato che i miei amici che erano già andati in Inghilterra, in college, avevano imparato tutte le lingue possibili, ma non l'Inglese, mio padre mi prenotò un letto in un bed & breakfast, di proprietà di una tipica signora inglese di una certa età di nome, guarda caso, Miss Marple.
Questa signora aveva una certa abilità nello storpiare i nomi stranieri e raccontare gli eventi a modo suo. Ma era una signora molto pratica ed organizzata, che risolveva i problemi degli ospiti o li indirizzava da chi poteva risolverli.
Un bel dì, ebbi bisogno di una lavanderia, le chiesi dove andare e lei mi indico dove trovare la lavanderia cinese. Mi disse di andare giù per la collina, al pub girare a sinistra e prendere la prima via a destra. Fin qui tutto chiaro, ma aggiunse che la lavandria la avrei riconosciuta dall'insegna con scritto "Oh Ke Kulo, Laundry in Dulwich since 1957". A questo punto sono scoppiato a ridere.
In Inglese oh ke kulo non ha alcun significato, ma in Italiano si! Il bello è stato spiegare a Miss Odessa Marple, Ody per gli amici, perchè ridessi, non è stato semplice!
Il meglio è venuto quando ho visto il Signor Oh Ke Kulo. Il classico mandarino dei film, di età non definibile e con un Inglese improbabile.
Però professionalmente ineccepibile, puntuale, giusto prezzo e camice ben stirate.
A Milano direbbero tiremm' inanz. Passiamo a Beatiful Country. Una sera, rientrando per cena, incontro la signora, che mi racconta di essere andata ad una fiera agraria con una amica. In uno stand le avevano offerto un assaggio di un formaggio italiano, il Beatifull Country appunto. Mi chiese se lo conoscessi, ma che cacchio di formaggio, potesse essere non lo sapevo. Le chiesi se avesse visto la forma e se potesse descriverla. Lei disse che era una forma tonda. Ma và! Avvolta in una carta geografica dell'Italia e una foto di Cristoforo Colombo. A questo punto stavo per mandarla al diavolo. Era il Bel Paese Galbani e l'uomo sulla forma era l'Abate Stoppani che, con il suo libro "Il Bel Paese", inspiro Egidio Galbani, fondatore dell'omonimo caseificio. Il tutto succedeva nel lontano 1906 e 110 anni dopo è ancora il formaggio più mangiato in Italia.

La reclame del formaggio "Beatiful Country"

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